Cava de’ Tirreni, 15.06.2014
Con
rammarico, apprendiamo dello stralcio dall’odg dal prossimo
Consiglio Regionale l’esame del Piano Paesaggistico, lo strumento
che andrebbe a rimediare ad una insensata pianificazione del passato,
che includeva erroneamente all’interno del PUT della penisola
sorrentino-amalfitana Comuni dell’area di Cava de’ Tirreni
nocerino-sarnese che niente avevano a che fare con le problematiche
di tali territori costieri, e a dare finalmente una risposta alle
decine di migliaia di pratiche di sanatoria edilizia giacenti negli
uffici tecnici comunali da decenni.
L’articolo
15, in particolare, andrebbe invece a chiarire e semplificare tutte
una serie di norme che allo stato attuale, bloccano qualsiasi
procedura finalizzata ad intervenire sul nostro territorio e potrebbe
definitivamente fare chiarezza su che cosa si può sanare e che cosa
no, dove, come e perché. Ma proprio sull’art. 15 vi è la ferma
opposizione di alcune forze politiche come il Partito Democratico,
Sel e qualche altro che ne richiedono addirittura la cancellazione
dal provvedimento in quanto ritenuto (a torto o a ragione) foriero di
nuovi abusi e nuova cementificazione.
Non so se finalmente si avrà la capacità di arrivare finalmente all’approvazione in tempi rapidi di questa legge, ma se si approvasse con l’esclusione di questo articolo, mi sa che poco o nulla inciderebbe sulla questione degli abbattimenti, che tra l’altro riguarda immobili che non hanno nemmeno potuto presentare istanze di condono in base alla legge 326/2003.
E
così, mentre la Regione continua a perdere tempo, grazie anche alle
solite guerre interne ai partiti che spesso non permettono di
raggiungere nemmeno il numero legale, i sindaci, soprattutto delle
nostre zone, nella loro complessità, continuano a dormire, incapaci
di farsi ascoltare con una azione
unitaria,
aspettando, rassegnati, che a turno, si consumino altre tragedie
familiari, lasciando che tanti inermi cittadini, in preda alla
disperazione, si imbarchino in proteste e pellegrinaggi di cui
farebbero volentieri a meno.
In
tutti i Comuni, sottoposti a vincolo paesistico, ad oggi non si è
potuto applicare neanche la Legge Regionale sul piano casa, per dare
sfogo e possibilità di rimanere quantomeno a galla in quest’area
produttiva, quale l’edilizia e di tutti i suoi indotti, le imprese
edili sono al palo, in tutti i Comuni il tasso di disoccupazione
edile è diventato esorbitante i suoi prodotti altrettanto.
Ormai
si presume il totale collasso di quest’area, confidiamo, pertanto,
nelle due ultime proposte di legge presentate dal Consigliere
Regionale dr. Giovanni Baldi, sempre attento alle problematiche del
nostro territorio, la prima coadiuvante all’art. 15 e in
quest’ultima presentata in data 11/06/2014, due proposte di legge ,
in sinergia tra loro, comparate per apportare un foro di
alleggerimento e far ripartire l’economia dell’area edile per
una graduale ripresa produttiva, devastata da obsoleti vincoli, e la
ricerca di strumenti per la pianificazione del territorio, alle
diverse scale dimensionali, ai diversi livelli amministrativi come
interazione tra paesaggio e urbano, di un approccio innovativo al
tema del paesaggio contemporaneo.
Comitato Casa Sicura
Associazione Ambiente e Territorio
Pres. Luigi Di
Domenico